Parole di fuoco volavano lontano, ma non più di quanto volesse il cantastorie. Ottanta narratori provenienti da ogni continente convergeranno a Marrakech per “Voci ancestrali”, la seconda edizione del festival internazionale di storytelling. Un festival gratuito con eventi diffusi in tutta la cosiddetta Città Rossa del Marocco, ospitati in spazi pubblici, musei e monumenti, nonché caffè, ristoranti e riad.
Riecheggiano voci ancestrali. La piazza (la “Place”) di giorno è un’enorme distesa di seduzioni (cobra incantati, scimmie, venditori), mentre al calar del sole si popola di bancarelle. Al Marrakech International Storytelling Festival, dal 12 al 19 febbraio 2023, sarà presente anche il Centro Italiano Storytelling con Stefania Ganzini e Flavio Milandri. Gli spettacoli si svolgeranno in numerosi luoghi, tra cui caffè, musei e riad storici. Più di ottanta rinomati narratori e poeti da tutto il mondo racconteranno in diverse lingue tra cui inglese, darija e amazigh. Non mancheranno laboratori, iniziative educative, momenti di socializzazione e opportunità per imparare, crescere, raccontare. Il festival, come il World Storytelling Café, è curato dal maestro narratore John Row.
Far vibrare la Medina di storie? Ogni quartiere a Marrakech ha il suo hammam, il suo forno del pane e il suo contastorie. Il Festival ha anche finalità sociali, per cui viene suggerito a tutti i visitatori, cantastorie, ascoltatori, di portare con sé vestiti di ricambio per una raccolta e successiva distribuzione ai bisognosi della città e dei villaggi circostanti. Il Festival sostiene sia la mensa dei poveri, presso l’Henna Café, sia l’offerta di istruzione gratuita alla comunità locale.