Il dono

Questa storia, tratta da un fatto realmente accaduto e tramandato oralmente, è stata elaborata e raccontata durante il workshop sulle narrazioni legate all’epifania, nel gennaio del 2020 a Portico.

Laura e Sergio si erano conosciuti sui banchi di scuola, si amavano e si sposarono appena laureati. Pochi anni dopo Sergio ottenne una prestigiosa cattedra lontano dalla loro città mentre Laura continuò ad insegnare nel luogo dove erano nati e vivevano.

Per lungo tempo si videro solo durante i fine settimana e per le vacanze ma la loro vita scorreva serena anche se purtroppo non ebbero la gioia di un figlio.

Quando Sergio si ammalò gravemente, era quasi primavera e se ne andò in un tiepido giorno di fine aprile.

Insieme a Laura fu accompagnato da tanti amici e una folla di studenti che lo avevano amato e stimato come docente e come persona.

Quel giorno triste dell’addio, Laura ebbe un vero sussulto quando intravide tra i tanti giovani presenti, un ragazzo che assomigliava a Sergio in gioventù……

Quella presenza le causò non poche notti agitate e insonni, timori, sospetti e curiosità.

Per Laura trascorsero anni di quieta solitudine e l’immagine di quel volto così simile a quello che tanto aveva amato, ormai stava sfumando.

Un giorno, poco prima dell’Epifania , Laura si recò al camposanto per far visita al suo unico amore.

Mentre avanzava su selciato col suo mazzo di fiori in mano, ascoltava solo il rumore dei suoi passi sulla ghiaia, assorta nei suoi pensieri.

Poi qualcosa le fece alzare lo sguardo e di nuovo quel sussulto la sorprese scorgendo proprio vicino alla tomba di Sergio, quel ragazzo…

Oh sì, la stessa fronte , gli stessi occhi lucenti e scuri, perfino i capelli e quel neo sullo zigomo destro…

È un nodo le salì’ in gola.

“ Buongiorno” le disse il giovane sorridendo “sono Andrea, sono rimasto solo al mondo, mia madre è morta due anni fa e mio padre è qui”.

Poi con gli occhi lucidi fece per abbracciarla, lei trasalì mentre i suoi dubbi scomparivano come un volo di rondini in cielo.

In quel momento comprese il dono meraviglioso che la vita le stava offrendo.

Il figlio che tanto aveva desiderato e che mai aveva avuto.

Laura condivise l’abbraccio commossa e gli disse che da quel momento la sua casa lo avrebbe accolto ogni volta che lo avesse desiderato.