Le bugie hanno le gambe corte
Valerio, un bambino di 5 anni ha partecipato al workshop di Natale 2018 a Portico di Romagna, sui personaggi secondari del presepe. Ha inventato e raccontato questa storia.
Un giorno si è presentato nella mia macelleria un cacciatore con un lungo fucile in mano. L’ho guardato sorpreso perché aveva in mano un gran pezzo di carne, rossa rossa.
Guardandomi negli occhi mi ha consegnato tutta quella carne:
-Tagliala in tanti pezzettini e donali ai poveri che non hanno i soldi per comprare la carne- mi ha detto con voce autorevole e decisa.
Io ho eseguito quella richiesta, senza replicare, ho preso il mio affilato coltello e ho fatto tanti pezzettini così avrei accontentato molte persone.
Vicino alla mia bottega avevo visto un signore, ben vestito, elegante, indossava un bel cappotto col collo di pelliccia e un cappello. Non sapevo se aveva sentito tutto.
Passato un poco di tempo quel signore è entrato nella mia bottega
-Voglio un pezzo di carne- mi ha detto con voce austera
Io ne ho preso uno e gliel’ho dato. Lui lo ha preso, ma non me lo ha pagato!
Appena il pezzo di carne ha toccato le sue mani PUF è scomparso.
Subito ne ha chiesto un altro
-Voglio un pezzo di carne!- ha ripetuto molto seccato
Io ho preso un secondo pezzo e gliel’ho consegnato. Ero meravigliato e confuso.
Ma, di nuovo, appena la carne è stata nelle sue mani, PUF è scomparsa.
L’ho guardato sorpreso, non sapevo cosa dire e come spiegare quanto stava succedendo. Poi mi è venuto un dubbio: forse quel signore aveva sentito tutto e voleva sfruttare la situazione per avere la carne gratis. Lui però, non era un povero!
Ho preso un terzo pezzo e:
-Signore, mi paghi il pezzo di carne- gli ho detto con voce decisa.
Contrariato, lui ha preso dalla tasca del suo cappotto una moneta e mi ha pagato.
Questa volta il pezzo di carne non è scomparso dalle sue mani e il signore ha capito che non si devono mai dire le buie.